i progetti del chiaro del bosco
IL PROGETTO: “Attenti al proprio benessere: per una salute mentale positiva all’interno della comunità”
IL BISOGNO
Oltre il 50% dei disturbi psichici esordiscono in età adolescenziale, quando l’interazione fra fattori biologici, sociali e relazionali raggiunge una intensità particolarmente intensa, in grado di determinare le traiettorie della vita futura. Le comunità locali possono svolgere un ruolo importante di indirizzo, sensibilizzazione e supporto per gli adolescenti, le famiglie e per chi ha un ruolo educativo, rispetto alla promozione della salute mentale.
Studi recenti dimostrano che interventi specifici condotti nei vari contesti di vita hanno un impatto positivo sul benessere psicosociale degli adolescenti, sulla riduzione dei comportanti a rischio e sull’acquisizione di capacità e comportamenti prosociali e resilienti.
Questa nuova visione della salute mentale ha un impatto anche sulla visione stereotipata della malattia mentale che spesso è alla base di stigma e pregiudizi che inducono circoli viziosi di esclusione sociale e disempowerment. Nello stesso tempo riconosce l’importanza delle esperienze vissute in prima persona come driver importanti non solo per il cambiamento positivo del singolo ma anche come motivazione al cambiamento per altri che vivono situazioni o problemi analoghi: l’esperienza diretta di chi ha o ha avuto un problema di salute mentale è pertanto una risorsa per tutti i percorsi di consapevolezza e di sensibilizzazione e va ad integrare i contributi portati dai vari professionisti in una logica di multidisciplinarità e valorizzazione della diversità.
Il progetto si colloca in questo quadro di riferimento e si propone di mettere a disposizione di agenzie del contesto territoriale percorsi formativi in grado di intercettare i bisogni di adolescenti, genitori, formatori ed operatori sociali.
Mi piace la gente che sa ascoltare
il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose,
catturarne l’anima.
Quelli che hanno la carne
a contatto con la carne del mondo.
Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza,
lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore.
alda merini
Il progetto si focalizzerà sulla promozione di una salute mentale positiva, della consapevolezza della rilevanza dei disturbi mentali come problema di salute pubblica e della riduzione dello stigma ad essi associato.
- Diffusione di un modello di salute mentale che possa orientare i gruppi target del progetto in azioni e comportamenti consapevoli;
- supportare i soggetti target nell’acquisizione di life-skills e di competenze per favorire la resilienza di fronte a situazioni di stress ed avversità;
- conoscenza dei fattori di rischio e di protezione rispetto ai disturbi mentali;
- riduzione dello stigma verso le varie forme di disagio psichico in modo da facilitare l’accesso ai servizi, all’aiuto professionale se necessario e a comportamenti di supporto fra pari efficaci;
- Favorire nelle comunità locali la consapevolezza che promuovere la salute mentale richiede una strategia trasversale a tutti i settori, con particolare riferimento ai contesti educativi e di lavoro.
- Valorizzare l’esperienza “in prima persona” di chi ha o ha avuto un problema di salute mentale in una logica di supporto fra pari e di condivisione dei percorsi di vita personali. Gli utenti coinvolti attraverso la collaborazione al progetto della UOP 23 degli Spedali Civili di Brescia parteciperanno attivamente in qualità di facilitatori alle proposte laboratoriali affiancando i conduttori, collaboreranno alla diffusione di informazioni rispetto al progetto attraverso la redazione e l’aggiornamento di un sito specifico e partecipando alle riunioni del gruppo di coordinamento.
Venerdì 21 Ottobre 2016, in occasione dell’evento di apertura del progetto, abbiamo avuto il piacere di ospitare la dott.ssa Sonia Chindamo, Psicologa e Psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione “Genitori Attenti!” di Padova. La dott.ssa, Ricercatrice dell’IRCCS San Camillo di Venezia, è intervenuta sul tema “Le basi neurobiologiche della felicità. Allenarsi alla felicità fin da piccoli”.