i progetti del chiaro del bosco
Il progetto: Chiaroscuri familiari
Consapevolezza, autodeterminazione, riscoperta di significati e risorse personali sono considerati gli ingredienti attivi dei percorsi verso la guarigione descritti da molti autori (P. Deegan, P. Ridgway, S. Onken, J. Chamberlin) i quali sottolineano come spesso siano i contesti non istituzionali, le relazioni non terapeutiche e gli strumenti non clinici ad attivarli.
Proprio all’interno di questo filone di ricerca, il ruolo della scrittura, della narrazione anche autobiografica intesa come vero e proprio viaggio formativo, ha permesso a molti utenti e familiari dei servizi di “ritrovare la parola” e dare un contributo alla descrizione dell’esperienza della malattia psichiatrica, vista nelle sue molteplici sfaccettature, che normalmente sfuggono agli strumenti più tecnici.
La conoscenza del prossimo ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso la conoscenza di se stesso.
Italo Calvino, Palomar
La narrazione, il raccontare di sé può diventare uno strumento in grado di dare forza e rendere ragione alla potenzialità di chi sta facendo, e ognuno lo fa a modo proprio, un percorso verso la guarigione.
Il racconto di chi si confronta o ha attraversato varie forme di disagio, oppure ha vissuto vicino a chi in qualche modo è entrato in relazione con la malattia, diventa l’occasione offerta a tutti, a chi si sente parte interessata agli argomenti legati al benessere e alla salute mentale.
Come più volte sottolineato, la nostra associazione pone un accento particolare alle storie personali ed alla loro narrazione, vista come strumento utile a favorire percorsi per una consapevolezza che può essere una “bussola” nell’attraversare l’esperienza della malattia mentale. Il linguaggio, le storie e la possibilità di dare senso alla propria esperienza hanno un’enorme importanza nel processo di recovery. Possono supportare un senso di speranza e possibilità di farcela.
Un progetto che parte da lontano
Tutto ha inizio nell’ anno 2008 con il laboratorio di scrittura autobiografico a Leno: che ha prodotto il testo ”Il dono della scrittura” preceduto da n. 3 incontri pubblici “Incontrarsi, Raccontarsi, Riflessioni per un laboratorio di scrittura”, tra cui quello con Dr.Giuseppe Tibaldi coordinatore scientifico centro studi e ricerche in psichiatria ASL TORINO responsabile scientifico Concorso Letterario Nazionale “Storie di Guarigione”, in onore del defunto psichiatra Emanuele Lomonaco e dal seminario con Ron Coleman sui temi legati alla recovery.
L’incontro con Dr. Tibaldi ha ispirato l’idea del concorso a livello provinciale “Rintracciare la speranza” indetto nel 2011 all’interno del progetto “Curare le parole per dare parola alla cura” che ha visto l’attivazione di laboratori di scrittura a Salò, Fatebenefratelli, Via Romiglia, Leno, Iseo.
Il successo della precedente proposta, la partecipazione ai laboratori e al concorso, la visibilità della serata finale nonché l’eco che l’iniziativa aveva avuto anche nei mesi successivi (serate presso biblioteche o associazioni culturali con presentazione del libro prodotto e letture sceniche di alcuni testi), ha indotto l’associazione a proporre nel 2013 una seconda edizione del concorso “Infiniti paesaggi di cura” accompagnata da proposte di laboratori di scrittura presso numerosi CPS della provincia di Brescia previste dal progetto “Narrare paesaggi di cura” . La proposta laboratoriale si è dimostrata ancora un possibile motore, anche per le persone meno propense a “scrivere di sé”, per rivisitare la propria esperienza di vita e/o di malattia attraverso una scrittura sollecitata dalle arti visive, dalla musica, dalla letteratura, dalla reciprocità dello scambio di gruppo.
Nel 2020 il progetto Recovery.net: laboratori per una psichiatria di comunità ha consentito all’associazione di dare avvio al concorso “Il confine: fra muri, ponti e siepi” ampliando la conduzione dei laboratori e la partecipazione al concorso anche alla provincia di Mantova.
La continuità della narrazione
Oggi proponiamo il progetto Chiaroscuri Familiari, interamente autofinanziato, con il concorso “Chiaroscuri familiari: storie dal crepuscolo all’aurora” (aperto per la prima volta anche ai giovani dai 16 anni e con premio speciale per loro destinato alle provincie di Brescia e Mantova) ed un ciclo di laboratori di scrittura (Leno, Coccaglio, Co.Lab. Torre Cimabue a Brescia, presso la Biblioteca di Montichiari , la biblioteca di Concesio e presso Istituti superiori della città).
Di luci e di ombre
in occasione della giornata mondiale per la salute mentale, il chiaro del bosco presenta ‘Di luci e di ombre’ musica, arte, racconti
concorso letterario
‘chiaroscuri familiari’
La narrazione diventa cura: cura di sé, delle relazioni, della storia della propria vita. Un concorso letterario di opere in prosa, a cui possono partecipare residenti di Brescia e di Mantova maggiori di 16 anni…