IL PROGETTO: “Sradicare il pregiudizio per coltivare speranza”
CONTESTO GENERALE
Nel “Glossario sulla promozione della salute mentale” della Regione Lombardia si legge: “Una comunità si costituisce come tale, ovvero si configura come competente, se i suoi membri divengono consapevoli che la protezione dai rischi (per esempio per la salute mentale) e l’accoglienza delle diversità (per esempio le disabilità) sono esigenze che riguardano tutti, e non solo alcuni, e che è possibile trovare al proprio interno le risorse per affrontare i problemi in cui uno o più dei suoi membri si trovino ad incorrere”.L’Associazione Il Chiaro del Bosco ha attivato da anni una stretta collaborazione con il CPS Brescia Sud volta a sensibilizzare la comunità e le agenzie territoriali sul tema della salute mentale e della riduzione del pregiudizio sociale e sul protagonismo degli utenti e delle loro famiglie. Da una lavoro sinergico e capillare svolto negli ultimi anni soprattutto nella zona dei quartieri San Polo – Buffalora- Sant’Eufemia, si è consolidata una rete sociale (ci riferiamo soprattutto al Patto Sociale che si è costituito in riferimento al Progetto “San Polo Bene Comune”) che sta portando avanti azioni di coesione sociale soprattutto a favore dei nuclei familiari di immigrati e del contrasto alla solitudine e all’isolamento delle persone anziane. Queste azioni hanno prodotto, a nostro avviso, un rilevante aumento di Capitale Sociale della comunità favorendo lo sviluppo delle interazioni nel territorio.In diverse occasioni, i servizi di salute mentale in sinergia con la presente Associazione, hanno proposto e avuto l’opportunità di co-partecipare a iniziative sociali, ricreative e culturali che hanno favorito la riflessione sulla “Salute mentale comunitaria” come fondamento di una comunità sana. Nello stesso tempo, si sono prodigati per favorire la partecipazione dell’utenza alle iniziative culturali e di aggregazione proposte per tutti (ad es.: partecipazione alla FestAcli, alla Festa del Parco delle Cave, ai corsi organizzati presso Casa delle associazioni). Ci sembra che il lavoro di connessione e di cucitura costante nel tessuto territoriale, abbia consentito la maturazione di un “tempo opportuno” per favorire un ulteriore passo che veda estendersi il protagonismo dell’utenza come portatrice di risorse utili e utilizzabili dall’intera popolazione territoriale per essere promotrice in prima persona di processi di cambiamento collettivi.
MACRO-OBIETTIVO
Il progetto è finalizzato a:
• ridurre lo stigma e l’autostigma nei confronti di persone con disturbi mentali;
• favorire processi di attivazione di protagonismo e propositività degli utenti attraverso azioni utili e utilizzabili da tutta la comunità;
• aumentare la consapevolezza, all’interno della comunità territoriale, del principio che “non c’è salute se non c’è salute mentale”;
• offrire l’opportunità, per tutta la cittadinanza, di “cura di sè” come principio-base per il benessere collettivo.
OBIETTIVI SPECIFICI
• Coinvolgimento della rete di realtà inserite nella comunità territoriale finalizzato all’accoglienza e la diffusione delle proposte formative aperte a tutta la cittadinanza
• Fare in modo che la comunità nel suo insieme si ponga come interlocutore attivo nei confronti della salute mentale. In questa direzione, saranno organizzate numerose proposte formative aperte a tutta la cittadinanza
• Partecipare, con gli utenti e i familiari, alle iniziative proposte dalle organizzazioni in rete in modo da favorire l’integrazione e l’abbattimento dello stigma sociale, dell’autostigma e dell’isolamento.
COLLABORAZIONI:
CPS BS SUD, CASA ASSOCIAZIONI, COOPERATIVA LA RETE, ASS. ACLI SAN POLO, ASS. TEATRO 19, COOPERATIVA AESSE (ARMÒNIA), AMBIENTE PARCO.